Ai lati dello scalone si trova il lapidario romano che comprende l’epigrafia
onoraria e quella funeraria.
Su
una stele, ricordo di
una coppia di liberti, troviamo una singolare decorazione a bassorilievo:
i
tipici sandali da donna (socci), una capsa per gli oggetti personali da toeletta, ampolline per
unguenti e pettini, materiali simili a quelli
rinvenuti in tombe femminili, status symbol a dimostrazione del censo e quindi del rango
sociale della defunta.
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In
alto : Cinture in bronzo conservanti ancora i resti dell'imbottitura, una stoffa
di 2000 anni.
Un aureo di
Galba, rara moneta romana in oro. Fu coniata in Spagna nel
68 dC
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Osservando con attenzione le vetrine della collezione Pansa, con un
pizzico di fantasia possiamo aprire il beauty
case della nostra liberta: numerosi infatti gli ornamenti personali e gli oggetti usati per il trucco. Una vasta
gamma di spilloni in metallo, avorio, osso attrae infatti la nostra attenzione sulle elaborate capigliature delle
matrone, per architettare le quali le donne dovevano
ricorrere all’abilità di esperte pettinatrici (ornatrices).
Altre note di vita quotidiana vengono
da una stele funeraria della
collezione Pansa esposta,
Gampovalano,
Penna Sant'Anfrea, Alfedena, sono solo alcune delle
necropoli dove sono
stati trovati gli splendidi oggetti esposti nel Museo.
Una
raffinata ciotola in vetro colorato, proveniente dalla stessa tomba dove è
stato
trovato il letto di Amplero
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